25 Aprile - Festa della Liberazione

25 Aprile - Festa della Liberazione

"Dopo due anni di drammatica pandemia, che ci ha visto ricordare il 25 aprile con gesti solitari e silenziosi e iniziative a distanza, oggi ci ritroviamo finalmente di nuovo in piazza a festeggiare il 77° Anniversario della Liberazione e a celebrare convintamente e insieme i valori della libertà e della pace",  esordisce il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi.

 

"Ogni nazione ha una data per festeggiare il proprio compleanno, quella dell'Italia è il 25 aprile, senza questa giornata non ci sarebbero poi state il 2 giugno e le altre date importanti per il nostro Paese. Ho sempre considerato un grande onore e una grandissima responsabilità festeggiare questa ricorrenza, per il significato che la ricorrenza rappresenta, per chi come me, ha sempre avuto, sin da bambino, un’educazione impiantata al rispetto dei valori della resistenza e della lotta di liberazione", continua il Sindaco.

 

"Il 25 aprile sempre di più deve rappresentare un momento non solo di festa e celebrazione della liberazione dal nazifascismo, di esaltazione della vittoria della libertà e della democrazia sull’oppressione, il ricordo del sacrificio di molti per la conquista di questo, ma l’occasione di una sorta di riflessione dell’importanza sia di quanto accaduto, che del significato che le nuove generazioni oggi danno a questa fondamentale fase della nostra storia e, soprattutto, l’insegnamento che ne deriva per i giovani. Mai come oggi questa riflessione è necessaria e imprescindibile. Il 25 aprile che stiamo commemorando è un 25 aprile diverso perché la guerra è purtroppo tornata nel cuore dell’Europa, riportando repentinamente d’attualità un’invasore e un popolo invaso, con una crudezza che ai nostri occhi, dopo più di 50 giorni di guerra e violenza, appare sempre più inconcepibile e insopportabile proprio perchè siamo qui a ricordare e festeggiare una liberazione, la nostra, da un invasore. Settantasette anni fa c’era chi rischiava la vita per la libertà e oggi accade di nuovo, in Europa, a due ore di aereo da noi: questo non rende inutile e vano il nostro ritrovarci, lo rende concreto, purtroppo vivo, necessario e imprescindibile. Il 25 aprile è molto di più che un ricordare precisi fatti storici, è affermare la democrazia sulla dittatura, è affermare la libertà contro l’oppressione, è affermare la pace contro la ferocia della guerra, è affermare l’inviolabile unicità dell’essere umano e una civiltà immersa in uno stato di diritto contro la tirannia. Oggi più che mai confronti di questi valori occorre essere "spugne nell'apprendere e marmo nel ritenerli", prosegue De Vincenzi.

  

 "Alla base della celebrazione della festa di oggi, senza dubbio, sta quella che spesso viene definita “memoria”, ma che io preferisco chiamare, in modo meno suggestivo ma più concreto, “conoscenza della realtà storica”. La conoscenza dei fatti è indispensabile per far sì che gli italiani di oggi, di domani e di dopodomani comprendano l’importanza della caduta del fascismo e la giustezza delle posizioni di chi lo ha combattuto anche con le armi. Se si conoscono i fatti, non si potranno mai mettere sullo stesso piano i protagonisti di questa fase storica, perché se è vero che i morti sono tutti uguali e meritano rispetto, perché presumiamo che tutti, morendo, credessero di essere nel giusto, non sono uguali gli ideali per cui hanno combattuto. Se avessero vinto i fascisti e i nazisti, l’Italia e tutta l’Europa sarebbero rimaste schiacciate dalla dittatura, e Hitler e i suoi complici avrebbero potuto continuare ad alimentare l’orrore dei campi di sterminio. La vittoria dei partigiani e degli Alleati ha condotto invece l’Italia verso la libertà e la democrazia. Senza la Liberazione non ci sarebbe stata la Repubblica e non ci sarebbe stata la Costituzione, in base alla quale tutti, oggi, possiamo godere delle libertà fondamentali di pensiero, di parola e di associazione, e le forze politiche più diverse possono alternarsi al governo del Paese e delle Amministrazioni locali, sulla base di un unico criterio: la volontà dei cittadini. Senza dubbio, ricordare la verità storica, come ho appena fatto seppure con estrema sintesi, è una condizione necessaria per parlare di questa festa", continua.

Tuttavia la contingenza internazionale non ci consente di vivere il 25 aprile con gli occhi rivolti solo al passato, come semplice ricordo di un fatto storico, ma ci obbliga a fissare il nostro sguardo nel presente e ci impone di fare buon uso della memoria della Liberazione e dei valori che hanno mosso la resistenza. Oggi la realtà ci scuote dalla rassegnazione, che spesso abbiamo vissuto negli anni passati, dell’inevitabilità dell’esaurimento del significato di questa festa con il venire meno della memoria diretta e personale della guerra di resistenza. Oggi la realtà ci chiama in causa e ci interroga. Per questo, credo che la ricorrenza che oggi celebriamo vada resa più viva e vitale dandole il senso che più le compete: non tanto quello di commemorazione di un avvenimento passato, quanto quello di Festa della Democrazia, una festa per ieri, per oggi ma soprattutto per domani. Nei prossimi decenni, il 25 aprile dovrà servire certo a celebrare la vittoria dell’antifascismo, ma dovrà servire soprattutto a ricordare a tutti gli italiani che la libertà è un bene che non va dato per acquisito, ma che, come è stato conquistato con la lotta e con il sacrificio di molte vite, così deve essere difeso, esteso e consolidato da noi e da quelli che verranno dopo di noi", commenta ancora il primo cittadino.

  

"Ringrazio tutte le autorità civili e militari intervenute, l'on. Sara Foscolo, i Sindaci di Tovo San Giacomo e Giustenice e tutte associazioni presenti, dall'ANPI ai Marinai d'Italia, dall' associazione Alpini all'associazione Carabinieri alla Società di Mutuo Soccorso. Ringrazio i ragazzi dell'istituto comprensivo di Pietra Ligure, e con loro la Dirigente scolastica dott.ssa Giuseppina Manno, per le letture che hanno arricchito il nostro ritrovarci e la nostra Filarmonica Guido Moretti che ci ha accompagnato. Da ultimo, ma certamente non per ultimo, ringrazio tutti voi che avete voluto essere presenti.
Buon 25 aprile! Viva la Resistenza! Viva la Democrazia! Viva la Libertà! Viva la Pace! Viva l'Italia!", conclude il Sindaco.

(Pietra Ligure, 25 aprile 2022)